martedì 30 giugno 2009

aforismi e liberta'

Post n. 1Gaspare Serra ha scrittoil 27 marzo 2009 alle 16.49
RACCOLTA DI AFORISMI VARI:


“Se hai ragione non hai bisogno di gridare” (proverbio zen)

“Un uomo solo è in compagnia dei suoi peggiori nemici” (Sant’Agostino)

“La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili” (William Burroughs)

“L’uomo scaccia la tristezza sorridendo. Piangendo la moltiplica” (Gandhi)

“Nulla è più pericoloso di un’idea quando è l’unica che abbiamo” (Einstein)

“La vita è ciò che ti accade mentre sei occupato in altri progetti” (Joan Baez)

“L’atteggiamento è una piccola cosa che fa una grande differenza” (Amy Tai)

“L’amore è la saggezza dello sciocco e la follia del saggio” (Samuel Johnson)

“La vita è un gioco, la cui prima regola è far finta che non lo sia” (Alan Watts)

“Per conoscere qualcuno bisogna conoscere se stesso” (Shakespeare, in “Amleto”)

“L’arte di essere saggi è l’arte di capire a che cosa si può passar sopra” (William James)

“Dio nella sua saggezza fece la mosca, e poi si dimenticò’ di dirci il perché” (Ogden Nash)

“Gli uomini di cultura devono seminare dubbi e non raccogliere certezze” (Umberto Bobbio)

“Vivere è cosa rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più” (Oscar Wilde)

“Spezzare le catene della menzogna è meraviglioso ... Ma solo la conoscenza della verità rende liberi!”

“L’unica cosa necessaria per la tranquillità del mondo è che ogni bimbo possa crescere felice” (Dan George)

“Si dice che ci siano solo due tragedie nella vita: non ottenere ciò che si vuole, e ottenerlo” (B. Alan Wallace)

“A volte non si è in grado di riconoscere la propria aggressività perché si è troppo occupati ad avere ragione” (detto buddista)

“Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme ad altri” (detto africano, citato dal premio Nobel Al Gore)

“Cerca la verità nella meditazione e non nei libri ammuffiti. Per cercare la luna guarda il cielo, e non nello stagno” (Proverbio persiano)

“Sono sicuro che se vivessi in campagna per sei mesi diventerei un tipo così semplice, che nessuno si accorgerebbe più di me” (Oscar Wilde)

“Non aggrapparti al passato e non rincorrere il futuro, perché il passato non c’è più e il futuro non è ancora arrivato” (Bhaddekaratta-sutta)

“Devi aver paura dell’odio che hai dentro e difenderti da esso: nei momenti disastrosi taglierà più a fondo della lama del vasaio” (Abhinavagupta)

“Se si ritorna gentilezza in cambio dell’offesa subita e si dimenticano entrambe, l’offensore verrà punito dalla sua stessa vergogna” (A. H. Almaas)

“Nulla è più equamente distribuito del buonsenso: nessuno pensa che gliene occorra una quantità maggiore di quella che possiede” (René Descartes)

“Non poniamoci mai domande e non cerchiamo risposte, non verranno mai nel modo in cui ce lo aspettiamo, ma quando arriveranno capiremo” (Showirloch)

“Che cosa diventa un presuntuoso, privo della sua presunzione? Provate a levar le ali ad una farfalla: non resta che un verme” (Nicolas-Sébastien Roch de Chamfort)

“Non c’è bisogno di tempi, né di una filosofia complicata. La nostra mente ed il nostro cuore sono il nostro tempio. La mia filosofia è la bontà” (il Dalai Lama, Tenzyn Giatso)

“Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo per dare vita e significato ai sogni. Sono il modo per farci diventare ciò che vogliamo” (il Dalai Lama Tenzyn Giatso)

“Non lasciare che i tuoi possessi ti posseggano, né che i meschini dettagli della vita mondana invadano, con orde di preoccupazioni, il silenzio del tuo cuore” (paramahansa yogananda)

“L’illusione della gente di trovare la felicità in questa vacua esistenza somiglia a quella dei bambini che credono di poppare il latte mentre si succhiano il pollice” (Mohandas Karamchand Gandhi)

“È il nostro atteggiamento mentale a rendere il mondo ciò che esso è per noi. È il nostro pensiero a rendere le cose belle oppure brutte. Il mondo intero è nella nostra mente” (Mohandas Karamchand Gandhi)

“Semina un pensiero e raccoglierai un’azione; semina un’azione e raccoglierai un’abitudine; semina un’abitudine e raccoglierai un carattere; semina un carattere e raccoglierai un destino” (da www.lifegate.it)

“Come la moglie infedele ride dentro di sé del marito tutto affezionato al figlio non suo, così come ride la morte di chi custodisce il proprio corpo, così ride la terra di chi custodisce i propri tesori” (Mahabharata)

“Pace non è solo il contrario di guerra, non è solo lo spazio temporale tra due guerre... Pace è di più. È la legge della vita. È quando noi agiamo in modo giusto e quando tra ogni singolo essere regna la giustizia”

“Non cercare di cambiare la tua vita, cambia il tuo atteggiamento verso la vita. Nella tua mente c’è abbastanza spazio per trovare nuove soluzioni. La felicità è dentro di noi. Se guardiamo nella direzione sbagliata non possiamo vederla” (detto buddista)


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LUTTAZZI VINCE, L’ITALIA PERDE:
RIFLESSIONE SULLO STATO DELL'INFORMAZIONE, DELLE LIBERTA' E DELLA DEMOCRAZIA

Non è uno scherzo d’aprile. La storia che vi racconto ha origine nel marzo 2001 e si conclude nell’ottobre 2005, nella quasi più assoluta indifferenza informativa ...
Nelle radio private e nei blog improvvisati della rete si è diffusa d’improvviso la notizia: Daniele Luttazzi ha vinto la causa civile contro Silvio Berlusconi. Ma come? Ma quando?!
Dopo anni si è conclusa una vicenda giudiziaria che ha dato origine a numerosi “sconquassi” nella politica e nella tv-politica italiana (la RAI), oggetto di uno degli scontri più duri e serrati tra le forze politiche e di mille dibattiti sul senso ed i “limiti” della satira.
Lo scontro Luttazzi-Berlusconi ha inizio dopo un’intervista shock di Daniele Luttazzi al giornalista Marco Travaglio sulle origini ed i misteri delle fortune dello stesso Silvio Berlusconi, in onda su rai due il 14 marzo 2001 nel corso della trasmissione “Satyricon”.
In piena campagna elettorale, viene presentato il libro “L’odore dei soldi”: una storia non autorizzata sulle origini delle fortune economiche di Berlusconi, sui segreti meccanismi finanziari che portarono alla nascita di Fininvest, sullo strano arrivo ad Arcore dello stalliere mafioso Vittorio Mangano …
Escono fuori domande scottanti e senza filtro, che Travaglio pone indirettamente al Cavaliere (ovviamente rifiutante l’invito alla trasmissione):
- “da dove ha preso Berlusconi i miliardi per cominciare?”
- “perché ha ospitato un boss, poi condannato a due ergastoli, a casa sua?”
- “perché la Rai ha sempre scansato l’ultima intervista di Paolo Borsellino, acquisita da chi indaga sulle stragi di Capaci,
via D’Amelio e degli Uffizi?” (intervista nella quale il magistrato parlava dell’interesse della Procura di Palermo per Berlusconi, Dell’Utri e Mangano?).
Il video verrà censurato dalla tv pubblica e Luttazzi e Travaglio saranno querelati da Berlusconi e Mediaset per 41 miliardi di lire. Motivo: aver “devastato l’immagine di politico e di imprenditore” del Cavaliere …
La storia ha avuto un lieto fine nell’ottobre del 2005: Luttazzi e Travaglio vengono assolti, perché “‘Berlusconi non fu diffamato”. Non solo: il premier viene condannato a pagare 100 mila euro di spese legali.
Nonostante il coinvolgimento nella vicenda di quello che era (e che si ritrova ad essere ancora) nostro Presidente del Consiglio, il mondo dell’informazione ha stranamente mantenuto il quasi più assoluto riserbo sulla notizia: nessun tg, nessun giornale, nessuna tv, nessun giornalista ha avuto il coraggio di fare della conclusione di questa lunga vicenda una notizia da copertina (spesso nemmeno di chiusura!).
Daniele Luttazzi, comico e monologhista “sovra le righe”, abile show-man che ha fatto delle sue aberrazioni, delle sue poesie e della sua sagace volgarità il segno distintivo di una ficcante ed antipatica satira, ha pagato caro l’invito dell’allora sconosciuto ai più Marco Travaglio.
Non esiliando all’estero come Beppe Grillo (semplicemente per continuare a fare il suo mestiere), Luttazzi per anni è stato estromesso dalla tv, diventando l’oggetto misterioso di un passato da dimenticare (o che molti vorrebbero che si dimenticasse …). E quando (dopo anni) è riuscito a riottenere uno spazio televisivo di nicchia (in seconda serata, su La 7, con la trasmissione “Decameron”), verrà nuovamente censurato (con relativa chiusura della trasmissione) per un intervento ritenuto offensivo nei confronti di un “mostro sacro” del giornalismo della stessa rete, Giuliano Ferrara!
La realtà cu cui riflettere è solo una: la nostra informazione quotidiana è oramai “liofilizzata”, filtrata da ogni traccia di coscienza critica, depurata da ogni voce libera, manipolata (da destra e sinistra) per fini di parte, affinché più che ad “informare” finisca col “formare” le coscienze!
La storia di Luttazzi (al di là del fatto che la sua satira piaccia o non piaccia) non è una semplice storia umana e personale: è la cartina tornasole di un Paese (l’Italia) libero e democratico in cui, però, sempre più si sta perdendo l’odore della libertà ed il sapore della democrazia … Ma forse non è proprio questo il punto: la democrazia non sta svanendo, semplicemente sta cambiando forma, si va trasformando in qualcos’altro …
Oggi democrazia non vuol dire più “governo della cosa pubblica in nome del popolo” bensì una realtà ben diversa: chi detiene un voto in più dell’avversario conquista la legittimità di gestire il potere a propri fini ed interessi, senza più tener conto della volontà e delle libertà dei cittadini perché queste si riassumono semplicisticamente in una sola: la libertà di segnare una croce alle urne, delegando col voto ogni loro scelta a chi li governerà!

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